orge
Ne pudore ne gelosia


31.01.2025 |
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"Nonostante la monta mi riconosce:”Gianni vieni e tu fagli spazio, il mio uomo mi deve pulire le tette, ho l'uccello che scoppia da quanto e duro, lappo tutto..."
Ne pudore,ne gelosia Erano gli anni novanta,sposato con Enrica un matrimonio traballante causa la peggiore delle piaghe,"la gelosia”,mia moglie non ha mai sopportato il fatto che non sono geloso.
Per anni riteneva che era un mio atteggiamento sbagliato,per lei se si ama una persona bisogna avere un po' di sana gelosia ,anche se non riesco a capire cosa può esserci di sano nell'essere gelosi,ma non lo dava a vedere,il mio carattere guascone mi porta a scherzare con tutte le donne, sarò strano ma a me piace la compagnia femminile al di là del sesso,mi piace ridere e scherzare con tutte,bariste,cassiere e perfino con le dottoresse,il fatto che davo confidenza a tutte per anni sembrava non darle fastidio,poi improvvisamente è cambiata.
Faccio una premessa,non sono certo un superdotato forse il mio gingillo è sotto la media e per quindici anni non ho mai tradito mia moglie, certo le occasioni si sono presentate ma ritenevo che eravamo una famiglia felice e non volevo correre il rischio di rovinare il matrimonio per una scopata extraconiugale.
Poi improvvisamente la svolta,il mio lavoro ogni tanto mi portava per qualche giorno fuori sede, ha cominciato a sospettare sulla mia fedeltà,strano non sono cambiato e con lei ero come sempre gentile e premuroso.
Non mi sono mai dimenticato una ricorrenza,anniversari, compleanni,ogni volta un regalo e impegni permettendo ero presente con lei e con i figli,scuola ,non saltavo un colloquio,quando potevo gli aiutavo nei compiti,li portavo al parco per farli giocare, insomma direi tutto sommato un buon padre.
Per lei ero il classico marinaio con fidanzate in ogni porto,uno strano tarlo,in compenso a volte rientrava tardi dopo il lavoro ogni tanto usciva con le amiche e il sesso lo facevano col contagocce.
Mi tradiva? Non lo mai saputo anche se dopo la separazione diversi amici lo dicevano,da parte sua l'amore si è trasformato in odio, c'era sempre un buon motivo per litigare.
Un giorno una coppia di amici ci parla di un locale,uno dei primi club privè, nella mia ignoranza non sapevo della loro esistenza, conoscevo night club ma non facevano per me,non mi sarei mai fatto spennare come un pollo per due moine.
La cosa mi ha incuriosito e stranamente anche a Enrica che spesso aveva atteggiamenti da bacchettona giudicando chiunque non seguisse quella che per lei era la retta via,
Ogni volta che li incontriamo ne parlano, Enrica si convince e mi chiede di andare al locale per scambisti ,non è da lei è stato del tutto inaspettato.
Un sabato sera andiamo, tutti su una macchina, entriamo e ci registriamo,in coppia costa meno di una discoteca ma per i single il prezzo è ben maggiore, un vero salasso.
L'atmosfera è piacevole,una zona ampia piena di divanetti e tavolini,una pista centrale con due pali da lap dance, e un bar ben fornito,nel biglietto e compresa una consumazione e alle quattro del mattino un piatto di trenette,ci sediamo, gli amici fremono per andare al piano superiore dove si svolgono i giochi,mia moglie nicchia,in pista donne che si strusciano e limonano tra loro,per me è la prima volta,le guardo stupito e eccitato, naturalmente mi becco dello scemo.
Dopo un po' si siede vicino a noi una coppia,lui biondo sportivo, sembra essere di casa,lei all'apparenza completamente fuori luogo, persino Enrica per l'occasione si è vestita in modo provocante e con un'abbondante scollatura sulla schiena,lei sembra la segretaria di un importante presidente di una multinazionale, molto composta,con un tailleur castigato azzurro pastello, per intenderci tipo quelli che indossava la Pivetti.
Subito il compagno di mette a girare tra i tavoli tutti lo conoscono,la salutiamo lei risponde con un educato sorriso di circostanza.
Subito mi ha colpito, capelli corti neri con taglio maschile è occhi dello stesso colore dell'abito,accavalla le gambe con grazia,allora si poteva fumare il certo locali,chiede se non ci dà fastidio il fumo,dalla borsetta estrae un dupont d'oro e si accende una sigaretta fine e lunga.
“Dai andiamo a fare un giro”, è Cesarino che freme vuole godersi lo spettacolo e magari se sua moglie si decide parteciparvi.
Saliamo la scala e entriamo in un altro mondo,un dedalo di camerette alcune più grandi con alcove gigantesche, nonostante sia presto già ci sono coppie all'opera,si respira testosterone è normale eccitarsi,ci sono donne che fanno sesso con più uomini, c'è anche qualche marito e moglie lo capisci perché il consorte o compagno non usa il guanto.
Ci sono singoli arrapati,alcuni con abbassata la cerniera che si masturbano e entrano nelle camere nella speranza di essere tra i prescelti , c'è anche una stanza con attrezzature sadomaso,una croce dove legare la vittima consenziente, ovunque fruste e Toys di tutti i tipi,alcuni mostruosi,per ora la stanza è vuota ma più tardi sentiremo le urla,nelle sale grandi si svolgono vere e proprie orge con gente aggrovigliate,che si scambiano continuamente di partner,sul fondo una stanzone vuoto con il pavimento rivestito di linoleum.
Torniamo sui nostri passi,non voglio impormi anche se continuerei a curiosare ancora un po' ma l'ultima cosa che voglio è litigare.
Raggiungiamo il nostro divanetto,lei è sparita,il commento delle donne è prevedibile :”era fuori luogo,se ne andata",noto sul tavolo l'accendino e le sigarette:”credo che sia andata sopra ha lasciato un accendino che vale un patrimonio”, andiamo in pista che ora è piena,facciamo qualche ballo poi il nostro amico ci chiama:”ehi venite a vedere,alla faccia della santarellina ,è su che si dà da fare,mai visto una cosa del genere”.
Incuriositi lo seguiamo ,fino alla grande stanza in fondo al corridoio,appena entrato sgrano gli occhi,pazzesco, è lì al centro circondata almeno da venti uomini,mai vista una cosa simile,un omone,la tiene sollevata,lo spadone infilato nel culo e il compagno che gli scopa la passera,le sue mani delicate con unghie laccate segano altri due stalloni,mentre cento mani la palpano,altri due sono in ginocchio a succhiargli le dita dei piedi,un baccanale in piena regola.
Anche se è lontana vedo sul suo viso smorfie di piacere,urla al gruppo di farla godere più forte di sentono i grugniti dei maschi e l'odore di sesso.
Nel poco tempo che mi fermo a guardarla,altri si alternano a fotterla,a costo di ripetermi mai vista una cosa del genere ma poi le donne ci strattonano e torniamo di sotto.
Alle quattro si serve il cibo, per carità un piattino di carta con un po' di pasta ma ben fatta,i due non sono ancora tornati e la curiosità aumenta.
“Dai Gianni,vediamo se è ancora lì”,”andate,andate,a vedere quella troia,una cosa veramente schifosa “,va bhe' lasciamo perdere,non riesce a capire che se non fai del male tutto è permesso.
Torniamo su,lei è ancora alle prese con altri maschi,il viso stravolto e coperto di sperma,il trucco colato,la rappresentazione della lussuria, è in ginocchio,il biondo la fotte da dietro mentre un gruppo si masturba e spara schizzi sul suo corpo.
“Andiamo se no quelle si incazzano”, saggia osservazione,torniamo dalle donne ,è tardi ci fermiamo ancora un po' prima del rientro.
Improvvisamente eccola,una visione, è perfetta come uscita da un centro di bellezza,niente di fuori posto,il solito sorriso di circostanza, incredibile dottor Jekyll e mr Hyde, nessuno può immaginare che è la stessa donna che ha soddisfatto una ciurma di maschi assatanati.
Durante il ritorno metto una mano sul ginocchio di Enrica e lentamente risalgo fino al perizoma, è bagnata la serata le ha fatto effetto,a casa si scatena riesco a mettergli perfino una falange nel culetto da sempre off limit, scopiamo come ai bei tempi ,fino a crollare addormentati fino alle dieci,per fortuna che i nonni ci hanno tenuto i figli perché al risveglio siamo due zombie.
L'effetto club privè non dura molto,per qualche settimana è disponibile,anzi a volte è lei a cercarmi ma la cosa non dura, andiamo altre tre sere, l'ultima facciamo sesso tra noi senza la partecipazione di altre coppie,direi che Enrica era molto partecipe e guardava eccitata la coppia che scopava accanto,quella ragazza non l'ho più vista ma mi è rimasta impressa,purtroppo l'idillio con Enrica è durato poco, mentre rientriamo inizia a dire :”non ci andiamo più,in questi posti se si và bisogna partecipare,non sono certo come quella guardona della mia amica e quel porco di suo marito”,”tesoro c'è differenza tra sesso e amore,non sarei affatto geloso di vederti fare sesso con un altro”, naturalmente si incazza a morte e mi investe di parole ,tipo tu non ci tieni a me,non sono una bagascia, è solo una scusa per scoparti un altra,etc etc.
L'ho conosciuta da ragazzina, era ancora vergine,a mio modo di vedere se si saltano certe fasi della vita prima o poi qualcosa succede, allora speravo ancora di recuperare ma poi ho capito che la nostra storia di più di vent'anni era agli sgoccioli.
Nei club privè non ci sono più andato,da sigle sarebbero stupido,spendere un mare di soldi col rischio di restare in bianco e dover rimediare con una puttana di strada o una pugnetta.
Dopo la separazione non ho più avuto storie importanti nonostante Genoveffa, la mia adorata figlia che aveva deciso di vivere con me, mi spingeva a trovarmi una compagna.
Un giorno di tarda primavera,mi sto recando a trovare mia sorella che abita in riviera,mi accorgo di non avere sigarette e mi fermo in un autogrill,sto gustando un caffè quando sento una coppia litigare a voce alta:”stronza,sei una stronza puttana,a chi cazzo telefonavi,ti sto portando al mare ho prenotato un hotel a cinque stelle e te messaggi con WhatsApp con altri cretini come me,vai a farti fottere troia “,”senti bello,mi hai invitata e io ho accettato ma se devo passare una settimana con un caprone geloso preferisco tornarmene a casa”,i due continuano a litigare fuori,esco dal grill sto raggiungendo la macchina quando vedo il tipo che apre il bagaglio e getta a terra un trolley e un borsone.
“Troia,se vuoi tornare arrangiati,una bagascia che ti sostituisce la trovo quando voglio”,sale sull'auto e parte sgommando.
“Signora ha bisogno di aiuto?”,si volta e ho un flash,ha i capelli più lunghi ma quegli occhi li riconoscerei tra mille,mi blocco come una stoccafisso.
“Ehi,ha visto un fantasma,non la conosco vado dentro e chiedo come fare a tornare a Magenta”.
Mi riprendo, sognavo di conoscerla e ora è qui davanti a me :”mi scusi per un attimo ho pensato di vedere una persona che ho conosciuto in passato”,la raggiungo e raccolgo le valigie.
“Senta,se vuole l'aiuto io,non sono un serial killer, e se vuole andiamo alla prima uscita e la porto dove vuole”.
“Scusi per oggi ne ho abbastanza di corteggiatori,chiedo se qualche dipendente finisce il turno,mi faccio portare al primo paese e poi prendo un treno, grazie comunque “,”ok ma se non le dà fastidio aspetto,mal che vada la porto io alla prima stazione “.
Prende il bagaglio e entra in autogrill,sto per ripartire quando la vedo uscire agitando la testa sconsolata e avvicinarsi alla macchina :”oggi non ne và una dritta, hanno appena cambiato il turno e fino a mezzanotte non smontano e le uniche persone stanno andando in ferie con la famiglia,ho provato a chiedere ma le mogli mi hanno fulminato con lo sguardo,so di essermi comportata da stronza ma se l'offerta è ancora valida accetto volentieri il passaggio “.
Sorrido e le apro la portiera, vorrei conoscerla meglio mi incuriosisce e a dirla tutta mi piacerebbe anche fare altro non sono un tipo insistente ma è stupido non provarci.
“Ciao sono Gianni,ho sentito che sei di Magenta , abitiamo vicini io sono di Novara “,le sta passando il nervoso e un po' si scioglie:”piacere Nadia,quello stronzo ha insistito mesi per portarmi in vacanza, d'accordo andarci a letto ma quello voleva l'esclusiva e non ho voglia di gente gelosa “,”a chi lo dici,la mia ex mi assillava perché non sono geloso e questo ci ha portati a rompere il matrimonio “.
“Sai quanti dicono di non essere gelosi e poi ti controllano il telefono “,”mettimi alla prova,ti propongo di venire con me a Bordighera per una settimana, adesso mi dirai mai con sconosciuti, però ci siamo presentati,a parte gli scherzi hai già le valigie e probabilmente se lavori hai preso ferie, perché no pensaci ma non ti prometto un cinque stelle, comunque mancano cinque chilometri alla prima uscita riflettici,ti prometto di non asfissianti e poi è l'occasione per una prima tintarella “,mi aspettavo un no secco,invece mi guarda attentamente.
“Camera matrimoniale?”,”se vuoi,per non starti addosso potrei andare a dormire da mia sorella che vive lì”,”e tu pagheresti una vacanza a una donna che non conosci e non pretendi di andarci a letto? Sei mica scemo “.
“Bhe' ,mi piaci ed è l'occasione per conoscerti,forse l'unica “,ci riflette un po':”perché no e vada per la matrimoniale ma non farti strane idee,non cerco storie “.
“Venticinque anni di matrimonio,una bella salassata economica,non inizio una nuova storia con leggerezza,devo conoscerti,una settimana non è molto ma è un inizio, ovviamente poi andare e fare quel che vuoi, anche portare in stanza altri uomini, basta avvisarmi prima “.
“E se ti chiedessi di restare?”,”non sono il classico torello ma non mi tirei indietro,da una donna cerco sincerità e affetto tutto il resto sono cazzate”.
“Ok, facciamola questa cazzata ma ti avverto,mi piace fare sesso e non solo con lo stesso uomo e se capita anche più di uno”.
“Lo so ti conosco,non sono stato completamente sincero,ti ho incontrata una volta in un Club privè,ero con la mia ex e ho assistito a una tua performance incredibile, eri con un biondo”,”ah un altro buono quello,organizzava le ganbang e si faceva pagare, bhe' allora sai chi sono, una ninfomane, magari per una settimana faccio la brava ma non prometto nulla”.
Strano modo per iniziare una storia,mi ha tormentato i sonni per una vita,sarei scemo a rinunciarvi,mal che vada mi diverto e poi ognuni per la propria strada.
“Ok inizia l'avventura “,lei mi guarda maliziosa :”senti ho le gambe sudate”,prende la mia mano e risale lungo le sue cosce chilometriche,non porta gli slip,meno male che non c'è traffico se non andavamo a sbattere.
“Dai entra in quel grill e parcheggia dove ci sono i camion, voglio scopare, ora”,penso,se è una prova ci sto,la piazzola è piena di tir e camionisti che chiacchierano tra loro, Nadia mi guarda in tono di sfida:”apri i finestrini e tieni questi “,mi passa una manciata di preservativi dicendo di assicurarmi che li mettano,ci siamo,questa ha in mente un orgia, speriamo che non mi tocchi solo guardare.
Si toglie camicetta e reggiseno,due tette spettacolari con capezzoli che invitano ad essere succhiati,mi dice,quasi mi intima di spogliarmi,guarda l'artiglieria,sorride;”ho visto di peggio,vedo con piacere è già sull'attenti ,vieni usciamo e tieni aperte le portiere,ho voglia che mi sbatti sul cofano, vediamo se qualche maschione viene a darti una mano”.
Che porca ma mi attira come una mosca il miele,per me è la prima volta ma se chiudo gli occhi la rivedo quella sera,devo farmi coraggio se mi comporto bene l'avrò per una settimana.
Si arrotola la gonna in vita,mi passa un flacone di lubrificante:”dai datti da fare lecca bene,preparami a ricevere qualche bella mazza”,lecco quelle meraviglie come un affamato,non faccio un tempo a succhiargli il clitoride che la passera sbava umori,ha un profumo intenso che mi stimola il cervello ,il pertugio posteriore e morbido e cedevole,ci gioco un po',la lingua entra che è un piacere: “bravo ,lecchi bene,sono tutta bagnata, meglio così non spreco il lubrificante e adesso scopami,scegli tè il buco”.
Che troia fantastica, perché scegliere, alterno gli affondi nella passera e nel tenero culetto dai suoi ansimi sembra gradire,un gruppetto di uomini si avvicina per godersi lo spettacolo,qualcuno abbassa i pantaloni e si masturba,con alcuni non sfiguro altri hanno nerchie da paura,la più impressionante è di un ragazzo di colore ,un vero mostro,penso che questo le donne le squarcia.
Ormai il gruppo ha circondato l'auto, Nadia li guarda stravolta:”allora che aspettate,un invito, siete tutti froci?”.
Mai toccare sul vivo un caprone,uno indossa il guanto e mi spinge via in malo modo prendendo il mio posto:”siiiii questo si che è un cazzo,dai rammolliti c'è n'è per tutti “.
Restiamo in que piazzale un paio d'ore,ho perso il conto di quanti ha soddisfatto,a terra un tappeto di preservativi, Nadia si è scatenata,tra seghe,pompini e i suoi buchi,ne soddisfava cinque alla volta,ho visto la faccia stupita del negretto, mentre la inculava quando la banana è entrata tutta e lo scroto gonfio di sperma ha toccato le sue chiappette .
Quando i tipi se ne sono andati,la guardo stesa sui sedili con le gambe fuori a penzoloni,tutta coperta di sperma e i buchi spalancati come caverne:” no cazzo”,”cambiato idea, portami in stazione “,”che hai capito,penso ai sedili dell'auto,sarà dura pulirli,vieni sorreggiti a me,vedo che ti tremano le gambe,ti accompagno alle docce dei camionisti ,ma questa volta mi fai scopare in santa pace,adoro farlo in doccia”,mi sorride e mi bacia ,che maiala e l'ennesima prova la bacio con le labbra piene di sborra dei montoni, è il primo bacio,io adoro baciare,le lingue schermagliano,si succhiano, l'uccello diventa una barra di ferro.
Entriamo in doccia:”no cazzo,ho lasciato i preservativi in macchina sempre se non sono finiti “, sorride sorniona:”mi sa che ti devi accontentare di un segone,fidarsi di uno strano come te è un rischio, peccato amo farmi farcire la micetta e l'intestino “,”ho nel cruscotto le analisi fresche di settimana,dovevo passare dal medico ma come al mio solito mi sono scordato “,”dai vieni qui sotto ai getti,vedrai ti piacerà “.
Il paradiso,si abbassa ,mi prende la nerchia tra le morbide tette,la mia prima spagnola dà colpetti di lingua alla cappella e poi affonda succhiando in modo divino,mai provate simili sensazioni, vorrei prolungare il piacere ma lei decide di volere il mio sperma,a sorpresa mi caccia un dito nel culo,vengo sborro come non mi è mai capitato,gli schizzi sembrano non finire mai,lei si rialza con la bocca piena e mi bacia passandomi il mio sperma,che porca ma non ho mai goduto così tanto in vita mia.
“Bravo Gianni così mi piace,ti meriti un premio per questa settimana sarò solo tua”,sono frastornato dagli eventi ma felice di averla incontrata.
In auto telefono a mia sorella pregandola di prenotarmi una camera doppia in qualche hotel di sua conoscenza.
“Non dirmi che sei con una donna,spero non sia come Enrica tu le cerchi col lanternino”,”non cominciamo, Nadia non è la mia fidanzata,era libera e gli ho proposto qualche giorno al mare”,”bene non vedo l'ora di conoscerla, questa sera siete a cena da me!”, interrompe la telefonata non mi dà il tempo di rispondere.
“Scusa Nadia,spero tu non abbia nulla in contrario,sono mesi che non vedo Violetta,da prima che si separava”,’figurati,come vedi non ho problemi a incontrare sconosciuti”,lo dice ridendo mi allungo e la bacio.
È un piacere stare con lei, è arguta e spiritosa una bella persona,ok è un po' troia e dire un po' è poco ma a questo punto non so se definirlo un difetto,prima di conoscerla certe cose non le avrei mai fatte ,forse nemmeno pensate,resta il fatto che sto bene in sua compagnia, oggi avevo l'impressione che ciurma di camionisti era solo un contorno per il suo e il mio piacere.
Violetta mi ha inviato il punto,un hotel bellissimo sulla spiaggia:”ehi ma questo posto è bellissimo ma allora sei ricco sfondato”,”manco per sogno e la cosa mi preoccupa,un attimo che telefono”.
Scopro che è di una amica di Violetta,una che non conosco ma tra loro sembra essersi instaurato un rapporto stretto,la camera costa una sciocchezza forse meno di un tre stelle.
La camera è all'ultimo piano,una suite favolosa con terrazzo a picco sul mare, sorpresa c'è anche un idromassaggio in cui si potrebbe stare comodi in tre, già pregusto i giochetti e dallo sguardo di Nadia la pensiamo allo stesso modo.
“Idromassaggio o spiaggia?”,”con questa bella giornata voglio godermi un po' di sole,rilassarmi e leggere un buon libro ma non temere non ho intenzione di trascurarti “,”perfetto ne ho bisogno anch'io,mi sa che con te ogni tanto è meglio riposarsi”,”guarda che una settimana è breve e come ti ho detto non ho intenzione di farmi una storia“,”bhe',io non ipoteco mai il futuro, vedremo in una settimana può succedere di tutto”,mi mostra il medio e ride:”povero illuso “,se prima ero affascinato dal modo sfrenato di fare sesso,ora ascolto la sua voce ,alle mie orecchie è musica,sara pure una ninfomane che non vuole legami ma mi piace sempre più.
“Bene vada per la spiaggia,ho proprio voglia di un bagno in mare”,”sicuro, l'acqua sarà ancora fredda,ti buschi un accidente”,”wuau,poche ore e già pensi alla mia salute ,lo vedi che ci tieni”, ottengo un “scemo” me la sono cercata ma il bagno lo faccio veramente, è da anni che partecipo ai cimenti invernali.
Quando esco dal mare grondante :”brrr mi metti i brividi,asciugati”,”subito mamma”,molla il libro che stava leggendo e ci mettiamo a ridere di gusto.
Improvvisamente infila la manina nel mio costume:”è sparito, l'hai lasciato in mare?”,”fruga bene che lo trovi”,il tepore e l'abilità della sua mano resuscita Lazzaro,in un attimo mi sfila il costume,si copre la testa con un asciugamano e inizia a pompare la verga che presto raggiunge la massima erezione.
A pochi metri c'è gente dai loro sguardi si capisce che la mossa di Nadia non è passata inosservata ma non mi interessa, rivolto gli occhi dal piacere è bellissimo,lei insiste fino a godersi il premio, grugnisco di piacere e schizzo seme in quella boccuccia con le labbra chiuse a cuoricino per non perderne una goccia.
"Uhm,buono,ottimo aperitivo, andiamo in cabina,la mia micetta sbrodola,prima sazi lei e poi mi porti a pranzo”.
Tutta la spiaggia ci segue con gli sguardi,una signora di mezz'età ci dice in francese:”bravi,divertitevi vi invidio “, Nadia si blocca,la guarda, avrà una sessantina di anni ma ben portati,qualche chilo in eccesso e due tettone in cui perdersi.
“Signora,ne approfitti,non faccia la timida, Gianni è appena venuto ed è già in tiro, ce n'è per tutti e due”,la signora per un attimo sembra scandalizzarsi,Nadia in magrera provocatoria le fa vedere la lingua,la tardona si alza e ci segue in cabina.
Quando si dice cose turche,in quello spazio ristretto è successo di tutto,si sono leccate a dovere mentre io mi davo da fare tra un buco e l'altro,la tardona urlava a ogni orgasmo fregandosene di chi poteva sentirci,ci abbiamo dato dentro per un'ora,ultimo atto,io che la inculo pastrugnando le grosse tettone e Nadia che gli succhiava forte il clitoride e infilava quasi l'intera manina in quel figone, Magda,così ha detto di chiamarsi,prima ha gridato come una scrofa sgozzata,poi ha ululato l'orgasmo con tutto il fiato che aveva in corpo.
Siamo usciti da lì sorridenti,la signora ci ha passato un bigliettino col suo indirizzo e il numero di telefono “venerdì sera dò una festa,saremo una ventina di coppie tutte bisex,se siete liberi mi farebbe piacere se venite , vi assicuro che c'è da divertirsi”,poi si rivolge a me:”mai succhiato una verga”,”mai capitato”,mi dà una sberla sulle chiappe:”bene un verginello ci sarà da divertirsi,a venerdì non mancate”.
La signora raccoglie le sue cose e se ne và,mentre Nadia scoppia a ridere:”capito cosa succede a frequentare una troia ninfomane, potresti dire addio alla tua mascolinità “,”bhe' non mi è mai passato per la testa,ma mai dire mai","uhm,cominci a piacermi,ora ho chetato l'appetito sessuale ma mi è venuta un'altra fame terribile,dai stupiscimi”.
La porto nel mio ristorantino preferito,prima del dessert dice di andare in bagno,una scusa per pagare il conto,mai conosciuta una così, bella intelligente e di una sincerità spiazzante.
“Gianni che ne dici di un riposino ma dico dormire,ieri sera al club c'è stata una festa, più che altro la festa l'hanno fatta a me,ho dormito un ora, tempo di preparare le valigie e quello stronzo è venuto a prendermi,credevo di sonnecchiare in spiaggia ma poi..”,”d'accordo,noi due a letto senza fare sesso,mi piace l'idea,due vecchi coniugi che fanno la pennichella”,”ah,ma allora insisti,non voglio storie, come te lo spiego?”,”non arrabbiarti,anche se quando agrotti le sopracciglie ti leccherei il viso da quanto mi piace, abbiamo detto una settimana insieme poi eventualmente sarai tu a decidere se devo sparire,su a nanna tra tre ore andiamo da mia sorella “.
Il viso si rasserena,ci buttiamo sul letto,la bacio a fior di labbra:”e allora, parlo turco”,”tranquilla è il bacio della buona notte “,mi giro dall'altra parte, dopo poco il suo respiro si fa regolare.
Mi sveglio prima di lei,dorme tranquilla,le labbra dischiuse,non mi è mai capitato che una donna mi eccitasse fino a tal punto,con lei farei sesso fino a consumarmi e ora è qui che dorme accanto a me, sarà dura privarmene.
Piano,piano si sveglia :"bentornata",si stropiccia gli occhi e si stiracchia:”che bella dormita,sai ora cosa ci vorrebbe?”,”non dirlo a me, è un'ora te ti guardo dormire e credimi la sotto è tutto un subbuglio ma purtroppo ho promesso a Violetta di andare da lei,ma se non ti và resti qui e ti guardi in giro,magari adocchi qualche bel cameriere “,”guarda che per me una promessa è una cosa seria,mi dò una sistemata e sono pronta alla cena di famiglia,e non fare stupide battute”.
Mio dio,indossa un tailleur come quando l'ho vista la prima volta,ho il sangue in subbuglio:’vedo che ti piace, è uno dei miei preferiti”, deglutisco:”non sai quanto,ti ho conosciuta che lo indossavi e più volte mi sei apparsa in sogno così’, sorride”ah,pensavo mi preferissi nuda, de gustibus”.
Arriviamo alla villetta di mia sorella, è sulla porta che mi aspetta insieme a una signora distinta che avrà pressappoco la sua età,tra i quarantacinque e i cinquanta.
“Gianni, finalmente era ora che venivi a trovarmi”,”lo sai non andavo d'accordo con tuo marito,era un borioso “,”ex,caro fratellino,ex,ora sono libera come l'aria,con tutte le corna che mi ha fatto ora paga pegno,la casa,il mantenimento delle gemelle e una sostanziosa buonuscita alla sottoscritta,ma presentami questo splendore della tua ragazza “,”ciao sono Nadia ,lo sai a volte Gianni è un po' timido,ma quando si scioglie non lo fermi”,”bhe' sarà timido ma parla coi muri, specialmente con le donne, è stato uno stupido a mettersi con quella ma bando alle ciance vi presento Carla la mia grande amica e proprietaria dell'hotel dove soggiornate”.
Nadia sembra a suo agio,si è presentata come la mia fidanzata e subito ha legato con le due,a cena parlano già come fossero amiche da tempo,quasi mi sento fuori posto.
Ma Nadia sa come farsi perdonare,ad un certo punto la manina comincia a giocare col fratellino nascosta dalla tovaglia,praticamente mi masturba senza darlo a vedere,un piacevole tormento, già pregusto la nottata che ci aspetta.
C'è ne andiamo che è già passata la mezzanotte dandoci appuntamento in spiaggia,entrati in camera, l'abbraccio e cerco le sue labbra,mi perdo nel bacio, vorrei non finisse.
“Gianni quelle famose analisi?”,”volo a prenderle”,”sciocchino non occorre di te mi fido,sei il classico bravo ragazzo un po' cresciuto,dai visto che ti piace il vestito spogliami”.
Con lentezza tolgo ogni capo e bacio ogni lembo di pelle,il suo profumo mi dà alla testa,resta in intimo e autoreggenti,un sogno ed è qui per me, dai facciamolo così,si stende spalanca le gambe e scosta il perizoma,in un lampo sono nudo,in ginocchio a lappare quel bendidio, è sempre stata la mia specialità e lei sembra gradire,bevo il suo miele che esce copioso, Nadia è in preda a una miriade di piccoli orgasmi,mi tiene le mani sulla testa guidandomi ai punti di maggior piacere.
“Bravo,lecchi meglio di un cagnolino, vieni Fuffi soddisfa,la tua cagnetta,senti come ti desidera “,in un attimo affondo in quel pozzo di piacere,nonostante gli abusi non è sbragata anzi ,avvolge la verga una sensazione straordinaria se non la conoscessi sembrerebbe la passerotta di una ragazzina alle prime esperienze, è difficile resistere,ma mi impegno allo spasmo per ritardare il più possibile,lei mi incinta a volte con parole dolci altre insultandomi,i suoi ansimi sono pura libidine.
D'improvviso urla:”dai porco farcisci,la figa,su dai, così , cosiiì” ,schizzo come non mi era mai capitato e per la prima volta l'uccello resta teso,sono preso da questa femmina farei pazzie per lei,ed eccomi accontentato.
“Bravo il mio cagnolino,lecca bene la tua padroncina, voglio che mi pulisci la passera,se lo fai bene potrai goderti anche il culetto”,no me lo faccio dire due volte,lecco il mio sperma che fuoriesce dal suo scrigno,la cosa la manda in orbita,trema,si agita,rivolta gli occhi al cielo e urla l'orgasmo,un grido che non ha niente di umano.
È venere, la dea dell'amore scesa in terra ed io il fortunato prescelto,come promesso godo anche il lato B, che ricevere la sua dose di sperma, Nadia allarga con le dita il pertugio,e si mette a pochi centimetri dal mio viso:”su da bravo finisci il servizio, c'è ancora roba buona per il mio piccolo cagnolino”,dal buchetto ben dilatato con le mani esce un rivolo di sborra che cade sulla mia lingua,ormai mi ha fatto perdere ogni ritegno.
Per tutti viene il momento dopo una nottata di sesso di capire se oltre la chimica c'è dell'altro, inutile dirlo io sono cotto, Nadia si accoccola a me come una gattina:”sarà dura non rivederti,sto bene con te”,”perché deve finire, c'è feeling tra noi e non ti porro mai alcun freno, possiamo vivere una storia vera,senza illusioni o gelosie, rispetto te e la tua libertà se è di sesso sfrenato che hai bisogno saresti libera di fare quello che vuoi,non occorre separare le nostre strade”, è silenziosa,temo di aver sbagliato tutto:”Gianni,sono sincera tu mi piaci ma non so, è dura relazionarsi con me,ora c'è la conquista ma dopo subentrerà la delusione,sono una troia ninfomane alla continua ricerca di nuove emozioni,ora dici di essere disposto a tutto, pensaci sono un osso duro “.
Non ha detto di no e ho cinque giorni per convincerla, certo sarei cornuto ma consapevole e al momento è tutto quello che voglio.
“Gianni per curiosità,tua sorella è lesbica o bisex?”,”eeh che dici,era sposata e da quanto ne so le piacciono gli uomini”,”se lo dici tu”,”dai,spiattella,se lo dici non è a caso,sai sono anni che ci vediamo di rado, comunque qualsiasi tendenza sessuale abbia è mia sorella e gli voglio bene”.
“Figurati se sono io quella che giudica e poi sono bisex, è che ieri quando mi palpavi sotto il tavolo ho fatto delle riprese col telefonino, sai così per ricordo, più tardi ho visto questo “.
Cavolo, vedevo che ogni tanto Violetta era assente e cambiava espressione,sul video si vede chiaramente l'amica Carla che la sditalina e lei che allarga bene le gambe.
Improvvisamente mi sento catapultato in un mondo diverso, fatto di eros e di libidine:”se le piacciono le donne sono contento per lei, in fondo sono cazzi suoi,anzi fighe”.
Vedere quella scena mi ha caricato, prendo Nadia con impeto come non scopassi da tempo,come un toro affondo nei suoi buchi alternandoli, fino a scaricare una quantità di sperma che non pensavo di poter produrre in quel delizioso culetto.
“Gianni mi hai sfiancata,non è che hai fatto dei pensiero su Violetta?”,”ti giuro che non mi è mai passato per la mente,anche se i nostri padri sono diversi“,”sarà magari ne riparliamo,ora sono stanchissima, dormiamo “.
A pensarci bene qualche volta da ragazzo l'ho spiata mentre era in bagno, del resto lo facevo anche con mia madre,credo che sia normale per i un ragazzino in piena tempesta ormonale,mi giro dall'altra parte, anch'io sono stanco e presto prendo sonno.
Venerdì giornata al mare, Nadia stuzzica Carla per vedere la reazione di mia sorella che non tarda a venire,stilizzata si alza e va al bar,la seguo.
“Ehi,che hai?”,”ma niente, volevo farmi un drinks”,”già di prima mattina,scusa ma Nadia mi ha fatto solo da complice,ho visto che tra te e Carla c'è qualcosa e le ho chiesto di provocare per vedere la tua reazione”.
“Che stronzi non mi andava di dirtelo ,io e Carla siamo compagne e da prima della separazione , adesso chissà cosa penserai di me”,”Violetta,io ti voglio bene a prescindere,e poi non c'è nulla di male,da quando conosco Nadia ho fatto di tutto e non me ne vergogno “.
Tendo le mani e lei mi abbraccia,sento il suo seno schiacciato sul petto,il birillo reagisce,lei si allontana di scatto:”cazzo Gianni sono tua sorella!”,”e una splendida femmina,scusa ma credo sia normale eccitarmi,fortunata Carla, l'idea di voi due che fate sesso mi eccita terribilmente ma fingi che non ti ho detto nulla”.
Lei sorride e torniamo in spiaggia tenendoci per mano, Nadia capisce al volo che ci siamo spiegati e subito mi tira a sé e ci mettiamo a pomiciare, Violetta guarda la sua amante,negli occhi una scintilla:”no tesoro non qui,non voglio che i dipendenti mi vedano”.
Nadia mi guarda sorniona,sta escogitando una delle sue,fissa negli occhi Violetta:”si cognata hai ragione mai sprecare l'attimo “,mia sorella è più sveglia e porcella di quanto immaginavo,prendono per mano Carla e la portano in mare fregandosene dell'acqua fredda.
Dalla riva mi godo lo spettacolo,le espressioni sul viso di Carla dicono tutto,se ne sta in piedi immobile, mentre la due a turno si immergono,gli asimi si sentono fino a riva non è difficile immaginare quel che accade la sotto, è troppo eccitante,mi copro con un asciugamano e mi sparo un segone.
Quando escono dall'acqua Carla ha lo sguardo trasognato mentre le due ridono di gusto,penso,ecco ci siamo,ha tirato dentro anche mia sorella.
“Brave ragazze così ci si diverte”, Carla diventa rossa come un peperone:”tranquilla,io e Nadia siamo una tomba,mi sembri una persona per bene e auguro tutta la felicità possibile a mia sorella e anche a te cara amica”.
Per mia sorella sapere che approvo è una gioia :” come sei cambiato Gianni ma ti preferisco così”, è tutto merito della mia amica”,”amica, sicuro e dimmi non sei geloso?”,”e eccoci ci risiamo, la gelosia è possesso,io una donna cerco di meritarmela,per me Nadia può giocare con chiunque,uomo o donna che sia, l'importante è la sincerità e lo stare bene insieme”.
Le due amanti parlottano tra loro, Violetta scuote la testa non convinta ma Carla insiste a parlarle :’senti Gianni venerdì sera siete liberi, sai non dovrei dirtelo ma io e Carla frequentiamo ambienti diciamo particolari,si insomma hai capito “,’,mi sa che siamo già invitati dalla padrona di casa, alta ,bionda ,ben messa con due tette da paura”,”oh cazzo ma allora siete voi qui due, meglio così, sai che imbarazzo incontrarvi li”.
Hai capito la mia sorellina,una volta libera dal fedigrafo si è data alla pazza gioia,non posso certo giudicare,sto facendo esattamente le stesse cose.
“E se noi tre facessimo un po' di conoscenza? Gianni torna in albergo a riposare per , prepararsi al meglio per la serata”, e la prima volta che mi estromette, e per giunta con mia sorella ma ha ragione non sono pronto all'incesto e dopo il bagno vogliono approfondire la conoscenza, faccio buon viso a cattivo gioco, bacio Nadia e le auguro buon divertimento.
Riposare pensando a quelle tre sulle montagne russe è praticamente impossibile, guardo un po' di televisione in attesa del rientro di Nadia,come prevedibile passano ore,entra in stanza appena in tempo per prepararci.
Affronto la cosa con disinvoltura:”come è andata,divertita?”,”forte tua sorella disinibita è dir poco,pensa che mi hanno insegnato giochini che non conoscevo “,”dai ora sbrigati faremo tardi”,”prima un bacio,non vorrai mica perderti il sapore di Violetta “.
Solo l'idea mi scombussola,la bacio,ha le labbra ancora sporche degli umori delle due, difficile resistere, vorrei scoparla all'istante ma il tempo stringe.
Prima di lei non avevo tutta questa carica sessuale, potevo rimanere mesi senza fare sesso,ora è il mio chiodo fisso, sarà dura se dovrò rinunciare a Nadia.
Violetta e Carla, passano a prenderci :”questa notte ci fermiamo da voi,vero Nadia?”,”solo se Gianni è d'accordo,vero caro che non ti da fastidio “,”figurati, l'hotel è suo ma non pensate a strane cose,al rientro spero che saremo distrutti”,”alle feste della nostra amica è garantito,al massimo avrai la sensazione di dormire in un harem.
Arriviamo in orario indossiamo le mascherine,la villa è piena di gente,gli uomini eleganti e le donne vestite da troie,sono quasi tutte coppie e qualche mercenario.
La nostra ospite chiama attenzione :”oggi cari amici il tema è la farcitura,si fa sesso solo a pelle e neppure una goccia di sperma deve andare sprecata,se qualcuno degli astanti non se la sente ci vedremo in un altra occasione,lasciate tutti le analisi sul tavolo in entrata e buon divertimento “,prende da parte Nadia:”per te garantisce Carla “.
Sono stato al Club privè,mi sono ammazzato di seghe coi porno ma qui è diverso è pura libidine,in breve si scatena il baccanale, naturalmente Nadia viene rapita dalla signora e nella confusione la intravedo circondata da donne e maschi cazzuti,io mi faccio un giro per le sale,per la prima volta vedo uomini far sesso tra di loro,pensavo che la cosa mi schifasse ma mi sbagliavo.
In una stanza hanno allestito un glory hole diverso dal solito,le donne e gli uomini a secondo dei gusti ,sono chiusi nell'intercapedine,da un lato i soliti fori, dall'altro si vede uno spettacolo, chiappe in esposizione alla portata di tutti,passere lucide di umori e ben lubrificante offerte a chi desidera prenderle,pertugi scuri che occhieggiano,con tenere labbra pronti a essere posseduti, nell'aria ansimi e grida di piacere.
Provo a farmi fare un pompino ma nulla di che,la tipa in incognito lo fa in modo meccanico senza passione, praticamente una sega con le labbra,ne provo un paio ma nulla di paragonabile a Nadia.
Meglio evitare di sprecare una venuta,giro dietro e ammiro i culi,uno attira la mia attenzione,ben fatto,armonico e non esagerato,la passera ricoperta da peli ricci, accanto due culi pelosi,con uccelli pendenti,mi avvicino accanto a me un tizio si incula allegramente il prescelto che dalle urla e sembra gradire il trattamento,mi viene da pensare che forse mi sono fatto fare una pompa da un uomo,lo inserirò nel curriculum.
Mi avvicino al culetto che mi affascina,struscio la cappella sulla passera rorida di umori, sembra un fiore che si apre,uno scrigno dove affondare la nerchia,una leggera pressione e la verga entra,le pareti sono calde e avvolgenti un piacere scoparla,poi gli occhi di cadono sulla chiappa destra,non può essere una coincidenza una piccola voglia particolare a forma di mezzaluna.
Mi blocco,no cazzo sto montando mia sorella,per un attimo esco da quella tana calda e ospitale ma subito dopo affondo con forza, sento che caccia un urlo,la cosa mi imbufalisce,sono uno schifoso depravato e la cosa mi piace,la scopo quasi con furia,non è da me, normalmente il mio scopo è fare godere la partner,mi rendo conto di esagerare e torno me stesso,ora la sento miagolare di piacere,mi immagino lei che gode magari mentre pompa un altra nerchia.
Cerco di trattenermi il più possibile, probabilmente è l'ultima volta che mi capita di scoparla e voglio godermela, purtroppo a tutto c'è un limite,stringo i denti ma poi scarico bordate di sperma nel ventre di mia sorella.
Dietro di me c'è la fila, immediatamente un'altra verga la intorta,si sente chiaramente lo sciacquettio,della nerchia che fa su e giù nel mio sperma.
Non sono pentito,in questo momento vorrei vederla,baciarla, succhiargli i capezzoli,non mi riconosco più ma sono felice e rilassato,ho infranto l'ultimo tabù,mi rendo conto che non è giusto ma forse è solo la società a condannare l'incesto,un tempo serviva ad evitare nascite indesiderate.
Cerco nel orgia Nadia ,lei ha qualcosa di particolare è eccitante oltre ogni misura, attira gli uomini come mosche e li usa per il suo piacere.
Mi avvicino è ricoperta di sperma,la guardo,mi rendo conto di provare per lei qualcosa di molto simile all'amore o forse è proprio così, l'amo ma sono rassegnato,cosa sono per lei,uno dei tanti, come dicevano gli antichi carpe diem, cogli l'attimo sperando che duri per sempre.
Resto estasiato a guardarla, è a gambe spalancate,in due la posseggono,due caproni che la montano a forza, Carla è inginocchiata sul suo viso ha giudicare dalla espressione il suo cunnilingio la fa impazzire.
Ho voglia di lei del suo corpo,lecco i suoi piedini,succhio ad una ad una le dita,sono intrise di sperma e la cosa mi manda da matti.
Nonostante la monta mi riconosce:”Gianni vieni e tu fagli spazio,il mio uomo mi deve pulire le tette,ho l'uccello che scoppia da quanto e duro,lappo tutto lo sperma altrui e mi attacco ai capezzoli che succhio golosamente:”su voi due,sbrigatevi a venire, voglio il mio uomo”,le sue parole mi risuonano nel cervello,la voglio,la desidero,il primo torello si scarica nella sua tana mentre l'altro l'incula ancora di buona lena :”dai vieni, voglio sentirti dentro”è la prima volta che faccio un doppia,sento il bastone dell'altro diviso solo da un lembo di pelle,la scopo con ardore,e passione, l'altro viene allagandole l'intestino e si sfila da sotto,il viso di Nadia è stravolto dal piacere e inzaccherato dal brodino di Carla:”andatevene,voglio fare l'amore col mio uomo”,ci chiudiamo in una bolla,sentiamo a malapena gli ansimi e le grida degli altri,la scopo per un tempo infinito,la sento partecipe in un modo diverso, lentamente raggiungo il culmine e vengo nel suo pancino mischiando il seme con quello di altri.
“Gianni vuoi essere il mio Cuck almeno per una sera”,”se me lo permetti per sempre”, per un attimo si irrigidisce,poi la voce della padrona di casa :”bravi tutti e ora da bravi pulite il sesso del partner”, quasi come fosse uno start, tutti ci mettiamo a 69,di fianco a noi Carla e Violetta, lecco tutto la sborra che esce copiosa dai suoi buchi e lei si occupa della mia verga ma appena appoggia le labbra da flaccida ritorna in tiro,sorride e mi dona un pompino fantastico,chiudo gli occhi pronto a schizzare, solo dopo mi accorgo,che ho riempito tre fameliche bocche :”ummh,buona caro fratello”,poi si leccano il viso vicendevolmente.
Alle quattro l'orgia finisce ci rivestiamo e facciamo un gustoso spuntino,poi salutiamo la nostra ospite che ci chiede di non perderci, torniamo all'hotel sfiniti,in quattro ci buttiamo sul grande letto :”Gianni fai il cavaliere aiutaci a spogliarci”,pazzesco non lo credevo possibile, vedere ad ogni capo tolto le loro nudità la sotto qualcosa si risveglia ma devo stare buono se no rischio l'infarto,per ultimo sfilo le autoreggenti di mia sorella,ha i piedi sudati un odore penetrante,mi viene voglia di leccarti ma devo darmi una calmata.
Mi sveglio alle undici,le donne dormono ancora,mi perdo a vedere tanta bellezza, Carla e Nadia dormono avvinghiate,mi alzo cercando di non fare rumore , telefono per fare portare abbondante colazione per quattro poi indosso la vestaglia e attendo il servizio sulla porta per evitare sguardi indiscreti, saluto il cameriere e mi sento toccare una spalla.
“Ciao fratello maialotto dammi un bacino”,mi avvicino per dargli un bacetto e mi trovo un palmo di lingua in bocca, passata la sorpresa limoniamo come amanti,quando riprendiamo fiato:”Violetta no so se è giusto,forse non dovremmo”,”non fare l'ipocrita ieri sera sei stato il primo a scoparmi al buio,ho riconosciuto la tua voce, ammettilo è stato bello”,”credevo non te ne fossi accorta,mi sono fatto prendere dalla voglia ma quando ho visto la voglia e ho capito che eri tu,mi sono vergognato come un ladro”,”strano modo,per un po' mi hai cavalcata come uno stallone,ti stavo mandando a fare un culo ma poi,ti sei messo a scoparmi come si deve, Nadia ti fa bene,non mollare”,”chi lui?”, improvvisamente appare Nadia alle nostre spalle tenendo per mano Carla.
“Non credo si stufi di me,vero tesoro “, deglutisco :”mai per me sei un sogno da cui non voglio svegliarmi”,”ehi voi tre basta con le smancerie,ho una fame da lupo,il sesso mi mette appetito “,”amore se fosse proprio così penseresti cento chili “,ci mettiamo a ridere e dividiamo la colazione.
Ultimi due giorni di mare,ormai siamo abituati alla temperatura, giochiamo in acqua,come coppie affiatate,con loro fino a domenica sera non ho più fatto nulla di che, tranne giusto qualche palpatina, specie alle tettone di Carla per cui Nadia sembra avere una vera e propria passione.
Domenica pomeriggio arriva mia figlia Genoveffa con le gemelle di ritorno da Ibiza, eravamo d'accordo di trovarci tutti da zia e rientrate insieme.
Nell'eccitazione di questi giorni mi ero dimenticato di parlarne a Nadia,solo quando arrivano mi rendo conto della gaffe.
Appena entrata Genoveffa corre a buttarmi le braccia al collo, Nadia guarda incuriosita :”allora cosa aspetti a presentare la tua fidanzata a tua figlia”, imbarazzante, nessuna delle due sapeva dell'esistenza dell'altra.
“Nadia,ti presento Genoveffa la mia più grande ragione di vita”, subito Nadia l'abbraccia fortunatamente sulle guance:”tuo padre mi ha molto parlato di te e adesso che ti vedo ne capisco la ragione”,”già il mio papino, finalmente si è deciso a presentarmi una donna,sa che odio telefonare e in questi giorni non si è fatto sentire,bravo papà Nadia è fantastica”.
Che figura di merda,anche le nipoti mi fanno la festa sia a me che a Carla e da come si comportano è chiaro che sanno il suo ruolo,la chiamano la adorata zia Carla è modo per farla sentire parte della famiglia.
Le ragazze sono entusiaste della vacanza, monopolizzano i discorsi,alla prima occasione prendo da parte Nadia:”, scusami non ti ho detto niente di lei”,”e perché mai,non sono la sua matrigna”,cerco di capire se è infastidita per quanto successo,mi guarda con il solito sorriso:”da ora in poi ti chiamerò papi,che ne dici di due figlie,una brava ragazza e una sporcacciona”,”ne sarei felice ma non oso pretendere tanto,ormai sento di am….”,’ssst,taci non rovinare tutto non sarà l'ultimo giorno che ci vediamo ma rispetta i miei tempi”,sono sbiancato dalla paura di perderla,ma basta un suo bacio per farmi riprendere fiato.
Più che un bacio è una dichiarazione d'amore,siamo interrotti da un applauso,sulla porta ci sono le gemelle e Genoveffa sorridenti.
“Scusate l'interruzione sarei stata volentieri a guardarvi ma le zie hanno insistito, la cena è in tavola “,Nadia mi dà una pacca sul culo:”andiamo mandrillone ci aspettano “.dopo cena e la visione di centinaia di foto le ragazze fremono per uscire:”andiamo alla nuova discoteca,non aspettateci e divertitevi,noi passiamo dal retro”.
Benedetta figlia,la mia migliore alleata da sempre:”mi piace la ragazza,se continueremo a frequentarci diventeremo ottime amiche,e non fare battute non ti conviene”.
Touché stavo per farne una fuori luogo, Carla si avvicina facendo le fuse :”è il caso che saluti bene Violetta per un po' non vi vedrete lei sarà mooltoo triste e non so se riuscirò a consolarla,forse è il caso che andiate in camera,per certi saluti ci vuole tempo,poi vi raggiungiamo,vero Nadia?”,”certo non vorrei mai un uomo che trascura sua sorella,andate,andate, stasera sembra rinfrescare,noi due cercheremo di scaldarci a vicenda ,vero cara”.
Eccoci ormai era inevitabile,entrambi abbiamo saltato il fosso e non abbiamo intenzione di tornare indietro, sarò strano ma l’odorino dei piedini di mia sorella mi ha sempre attratto,quando nessuno mi vedeva raccoglievo l'intimo dal cestone della biancheria,annusavo i suoi perizomi ma in modo particolare le calze velate che conservavano i suoi profumi .
Violetta probabilmente mi aveva sorpreso ma non ha detto nulla né a me che ai nostri genitori,mi guarda sorniona mentre,le sfilo le calze :”su dai porco aspira il profumo e leccami i piedi che ti piace tanto”,non me lo faccio ripetere,la mazza diventa dura come roccia,aspiro e lecco dito per dito fino a saziarmi,poi risalgo con la lingua lasciando una scia di saliva fino a raggiungere l'obiettivo,la sua topina è un lago odoroso di sesso,,mi getto a brucare come un affamato,lei si agita come una biscia squirtando, mi piace il suo brodino,forse sarà il senso del proibito ma il mio cunnilingio la manda completamente fuori,urla un orgasmo dietro l'altro,il clitoride è gonfio e lungo sembra una fragolina,la voglio,la desidero,la prima volta non vedevo le sue espressioni,ora siamo entrambi consapevoli dell'incesto e ciò ci carica a molla.
“Che aspetti brutto porco,scopa tua sorella,fammi impazzire, andremo insieme all'inferno ma non me ne frega nulla”,il bastone scivola nella passera,lei lancia un sospiro,trema di piacere la cosa mi fa sentire un toro,la fotto con forza,a ogni spinta le tette sobbalzano,le stringo imbocco un capezzolo e succhio,ci diamo dentro,lei mi incita a sborrare dentro di lei, quando capisce che sono al limite mi artiglia i fianchi con le gambe e veniamo insieme,rivolta gli occhi e grida il suo piacere ,mi accorgo solo ora che le due,sono alla porta che ci osservano masturbandosi a vicenda.
A un mio cenno di uniscono a noi Nadia si siede con la passera sul suo viso e subito
Violetta,frulla la lingua sul suo clitoride, Carla si impossessa del seno palpa e succhia, Violetta è in estasi,faccio appena tempo a uscire che Carla si attacca alla passera a gustare i rivoli di sperma che fuoriesce copioso.
Nadia niente affatto gelosa,chiede alla nuova amica di inginocchiarsi,e le si infila sotto a leccarle la passerotta,mentre Carla si occupa della sua usando anche un grosso vibratore che appare magicamente.
“Gianni,finisci il lavoro, guarda ha un culo che parla “,”siiii dai inculami”,che fare se non obbedire alle mie Erinni, bagno la cappella negli abbondanti succhi, l'appoggio alle grinze delle piccole labbra e spingo,sento cedere lo sfintere, è stretta sembra intonso,lei lancia un urlo,piano mi fai male smetti,smetti”,Carla lascia il grosso vibratore nella passera di Nadia e accarezza la sua donna:”calmati amore e tu stai lì fermo prima o poi dovevi deciderti,guarda noi,anche lì è bellissimo non privati di questo piacere “,”ma fa male e non sono pronta non ho neanche fatto un lavaggio interno “,”sicuramente Gianni non si schifa e secondo me ,ha l'uccello giusto per aprire la via,adesso come stai”,”il male è passato ma brucia maledettamente “,”Gianni continua con cautela, Violetta ti sta offrendo l'ultima verginità”, avanzo centimetro per centimetro, nel budello sento ospiti sgraditi,continuò ad avanzare fino a sentire la lingua di Nadia sullo scroto,da qui sento un forte odore,penso alla povera Nadia li sotto che si impegna a darle piacere.
“Hai visto è tutto dentro c'è l'hai fatta adesso calmati ci sono qui io, quando sei pronta diglielo e tu sii gentile”,dopo un po' è lei a muovere i fianchi e spingere verso di me il bacino,io resto passivo in attesa,pian piano,i lamenti si trasformano in ansimi è lei a dettare il ritmo,per un po' lentamente poi mi chiede di accelerare il ritmo,vuole che quasi esca per poi affondare,ormai è in preda ad un piacere diverso ma intenso e grazie anche alla bocca di Nadia mi incita a incularla, accelero gli affondi, Violetta guaisce in preda ad un orgasmo devastante,mi prega di venire,due colpi e sborro fiotti nel suo intestino,quando il bastone lentamente si affloscia e esce Violetta muore dalla vergogna,la mazza e sporca di escrementi e le lenzuola da buttare,noi restiamo impalati mentre le due nonostante il cattivo odore ridono di gusto.
“Fatevi una doccia, anzi vengo anch'io per aiutare a pulire ,tu Carla aspettami qui e cambia le lenzuola”.
Pensavo a qualche altro suo gioco erotico, invece era seria,entra con noi in doccia e ci passa la spugna insaponata dappertutto,poi bacia me e Violetta:”è stata una vacanza fantastica,spero che tuo fratello abbia pazienza,non sono una donna facile, bhe' non in quel senso, Gianni mi piaci, lasciami i miei spazi e vedremo se tra noi c'è futuro”,esce dalla doccia commossa e stringe Violetta e Carla in un abbraccio sincero:”adesso e meglio tornare in hotel ,se mi fermo ancora un po' mi scateno e ho sentito rientrare le ragazze “.
Un ultimo saluto e ce ne andiamo ,durante il percorso non una parola,entrati in camera si spoglia,alla luce della bajour, sembra ancora più bella,si mette a letto e mi fa il bacio della buonanotte:”ti prego dimmi se ho speranza”,”Gianni non dipende da tè, già da adesso ho voglia di rivederti ma sai come sono fatta te lo ripeto dammi tempo e vedremo”.
Fingo di addormentarmi tra le sue braccia,sento un singhiozzare sommesso,spero con tutto il cuore di non perderla,per lei sono disposto a tutto.
Al mattino esce dalla toilette sorridente mi bacia e scherza come se non fosse successo niente,sono perplesso ma faccio buon viso a cattivo gioco.
Passiamo a prendere Genoveffa,durante il viaggio sembrano due amiche,parlano un po' di tutto,dei ragazzi,del modo di truccarsi,e dei sogni da realizzare di mia figlia, l'accompagnano a casa un ultimo bacio,scarico le valige ma non vuole che l'aiuti.
Sono affranto mia figlia lo capisce :”non preoccuparti papà si farà sentire,ho visto come ti guarda,assecondala,sono sicura che ti farà felice.
Per due settimane nessuna notizia,come promesso non tento di contattarla,una sera finalmente sento la sua voce:”sei libero nel weekend,ti va di vedermi?”,”domanda superflua, certo aspettavo una tua telefonata, sono felice di sentirti,dove si và?”,”hanno aperto un nuovo locale nel Canton Ticino,ne dicono meraviglie, potremmo farci una scappata,ti và?”,” se ci sei tu, sicuramente il locale sfonda, quando passo a prenderti?”,”è la classica serata di sabato, però mi farebbe piacere vederti prima,che ne dici se vengo da te venerdì dopo pranzo “,”perfetto ti mando l'indirizzo”.
Evito di prolungare la telefonata se no le dico quello che provo col rischio che si chiuda a riccio,prendo mezza giornata libera,avviso Genoveffa:”che dici vi lascio soli?”,”preferirei che ci fossi,sai non voglio sembrare..,sì insomma hai capito “,”bravo papino vedo che ci tieni moltissimo, sarò libera mi fa piacere vederla ma basta un cenno e mi dileguo”.
Cosa farei senza di lei, Nadia arriva puntuale nel primo pomeriggio, quando la vedo mi prende un colpo, l'immagine di anni prima che ha riempito i miei sogni,lo stesso taglio di capelli,lo stesso tailleur azzurro pastello, mi sembra una visione.
Lei allarga le braccia,mi precipito a stringerla , ci baciamo avvinghiati,un bacio che vale più di mille parole, nessuno dei due vuole staccarsi:”ciao Nadia,che bello vederti,il musone torna a sorridere”,”ciao Genoveffa, dici che non vedeva l'ora di vedermi? Sai gli uomini specialmente quelli che ti interessano bisogna tenerli sulle spine per evitare che si montino la testa”.
Monterei ben altro in questo momento ma evito la battuta:”ti andrebbe di accompagnarmi a scegliere l'abito per la festa dei miei diciassette anni?”,”e me lo chiedi, certo più che volentieri “.
Ci trascina in un negozio di una catena di lusso:”ma no Nadia è troppo per me, è solo una festa”,”entra e non preoccuparti”,ci prende per mano e entriamo,ho visto qualche prezzo in vetrina un salasso e vabbè facciamo questa pazzia.
“Buongiorno come posso servirvi,oh ma è lei signora“,chiama a rapporto il personale, accorrono tutti preoccupati :”tranquilli continuate pure,sono passata per trovare qualcosa di meraviglioso per la mia bellissima figlioccia, qualcosa di carino ma non eccessivamente appariscente, giusto per mettere in risalto la sua bellezza”.
Sono ammutolito,la trattano da padrona , Nadia si accorge del mio disagio,mi prende da parte:”guarda che sono sempre io,che ti importa se sono ricca o povera”,”non è questo, però ti sei fatta accompagnare in un quartiere popolare”,”hai ragione ho sbagliato ma non volevo metterti in imbarazzo,in queste settimane ho pensato tanto a te e vorrei un rapporto onesto e sincero, quindi spetta a te decidere,poi a casa parliamo”.
Mi ha spiazzato ma forse il fatto che è ricca mi avrebbe condizionato.
Genoveffa sceglie su consiglio di Nadia un abito carino che gli sta a pennello,ho tentato di pagare ma non c'è stato verso,mia figlia l'abbraccia felice,poi facciamo un giretto in città tutti mano nella mano.
La cena la preparo io e mia figlia,una serata in allegria, Nadia si scusa ancora per non avermi detto nulla del fatto che è benestante,ha ereditato una manifattura e la catena di negozi ed è una dei pochi che ha mantenuto la produzione in Italia, l'ennesimo punto a suo favore, però effettivamente il fatto che sia ricca mi spiazza,si metterebbe mai con un semplice impiegato,potrò mai essere alla sua altezza?, Genoveffa la pensa diversamente in un attimo che siamo soli le parlo :”scherzi Nadia non è una che se la tira, affetto e amore non dipendono dai conti in banca,cerca di essere te stesso e assolutamente non fargli pesare la sua condizione “,giovane e saggia, rinfrancato torniamo da lei e continuiamo la serata spensierati.
“Che dite voi due,mi tocca uscire o metto le cuffie “,”ti avviso, io urlo forte “, ridiamo di gusto, ancora due chiacchiere e ci ritiriamo nelle nostre camere.
Con lei è sempre la prima volta, dolcezza, fantasia, passione e trasgressione,dopo ore di sesso sfrenato insiste per farmi provare un ruolo passivo finché cedo,non riuscirei a negarle nulla,si riempie le dita di saliva e inizia a ravanarmi il sedere,solo un po' di fastidio , sicuramente non è la prima volta che lo fa, quasi non mi accorgo ma le dita diventano tre,non lo trovo così eccitante fino a quando mi fa stendere di schiena sul letto a gambe larghe e mi fa provare un massaggio alla prostata, subito il mio affare reagisce e finisce tra le sue labbra voraci,il piacere è incontenibile in un attimo schizzo.
Nadia è sempre una sorpresa:”ti è piaciuto”,”sarei bugiardo a dire il contrario ma perché hai voluto che provassi”,”non temere mi piaci come sei,forse più di quanto vorrei,ho intenzione di passare del tempo con tè e lo sai i locali trasgressivi mi attirano,non fraintendere ma potrebbe capitare una situazione dove ti vorrei Cuckold, naturalmente se te la senti”.
Vorrei dirle che se accetta di diventare la mia compagna mi farei sfondare da una tribù di neri ma mi limito ad annuire.
Ho urgente bisogno di andare in bagno a scaricarmi,lei ridendo mi fa vedere le sue dita sporche di escrementi:”vai a fare quello che devi,ti aspetto in doccia”.
Con Nadia è sempre un crescendo di emozioni non so se riuscirò a tenerle testa,poi a volte ti sorprende, soddisfatti i sensi andiamo a dormire,si rannicchia accanto a me :”Gianni stringimi forte,fammi sentire desiderata”,ci mette poco ad addormentarsi,la guardo rilassata dio quanto la vorrei sempre accanto.
Al mattino ci sveglia Genoveffa:”ragazzi sveglia la colazione è in tavola, cappuccini brioche di pasticceria prese al bar qui sotto,e dato che stanotte si sentiva una certa agitazione ho preparato una tazzona di zabaione “,fantastico, Nadia è ferma nella stessa posizione di quando si è addormentata,la sveglio aruffandole i capelli e baciano i suoi occhi,non dormiva,ha ascoltato tutto,si stiracchia:”grazie Genoveffa sei un tesoro”.
Di pomeriggio siamo pronti per andare in Svizzera ma prima :”Gianni,ti conviene fare un clistere “,”e no,che intenzioni hai”,”smettila di preoccuparti non ti farei mai del male, abbiamo aggiunto dei giochini al nostro menage chissà questa notte potremmo dare spettacolo,mal che vada un clistere ogni tanto fa bene “.
Da lei c'è da aspettarsi di tutto ma finora è stata un'avventura bellissima,seguo il suo consiglio erano anni che non lo facevo.
Arrivati a Bellinzona entriamo nel locale,è pieno di stangone ,si sente parlare portoghese e spagnolo,un sacco di uomini si aggirano tra i divanetti a parlare con le ragazze,poi salgono su una scala che sicuramente porta alle alcove.
“Vieni ti presento la mia amica Gissella la proprietaria del locale “,ci sediamo accanto lei quando parla l'arcano è svelato dalla voce si capisce che è una trans,solo adesso mi accorgo che tutte le ragazze sono come lei.
L'amica vede il mio stupore,ride:”Nadia ,sei una biricchina,vedo che non gli hai detto nulla, però come dicevi è proprio un bel manzo “, Nadia mi guarda con occhi da cerbiatta facendo la voce da bambina:”sono stata cattivona vero”,la bacio con trasporto, Gisela ride:”questo è cotto,ma che ci fai agli uomini”,”cara amica lui è diverso credimi”,la tipa si alza e dal perizoma appare un biscone da paura:”meglio di questo !”,”no cara è diverso con lui sto bene e non mi ricordo il tempo che sto così bene con una persona“,”sono felice per voi ma dimmi sei venuta per controllare gli affari”,”dai stupida smettila, di tè mi fido ciecamente,volevo fare vedere il tuo locale a Gianni“,”nostro cara,sei stata l'unica a credere in me e aiutarmi,vi va di divertirvi?”, Nadia mi guarda sperando in un si :”perché no,lo sai ti seguirei ovunque”.
Gisela chiama un'altra Trans:”Michelle, vieni fagli vedere le analisi e poi andiamo in suite a divertirci “,la tipa è nera come la pece,a labbra tipiche delle africane,un corpo da modella,il seno è appena accennato probabilmente merito degli steroidi,il culo è da favola.
Si avvicina e mi infila un palmo di lingua in bocca,con voce calda e roca:”vieni ci divertiamo”, Nadia sghignazza divertita,le molla una forte pacca su una chiappa:”ai visto che roba duro come marmo,non vedo l'ora di giocarci un po'”,”vedrai è la mia migliore ragazza,attiva e passiva e all'occorrenza sa fare la padrona”, “ummh non credo che a Gianni piacciono le frustate, è la sua prima esperienza con una trans, direi qualcosa di soft,tu fermarti pure vediamo come si comporta Michelle, poi al massimo ti chiamo”, Gisela sorride divertita:”non temere sarete soddisfatti “.
La suite è in stile moresco,tappeti ovunque e un letto immenso,lo guardo stupito:”ti piace, qui ho fatto la gangbang per festeggiare i trent'anni “,mi infila la manina nei boxer:”si ti piace,ti andrebbe una leccatina a due di questo favoloso culo?,la ragazza sorride ,si piega in avanti e apre le lunghe gambe a compasso,non porta perizoma,tra lo coscie pendula un'arma da guerra più di una mazza sembra un obice.
Prima ci baciamo e poi le nostre lingue,giocano nel solco delle chiappe, Michelle le allarga con le mani, un pertugio con delle labbra da fare invidia ad una passera,lo lavoriamo in due con la lingua, Nadia afferra a fatica il bastone che cresce ulteriormente,io continuo a leccare quella meraviglia,mi sto eccitando da brutto,Nadia spinge verso di noi il bastone e da veloci leccatine sulla grossa cappella e lungo l'asta,poi l'avvicina alla mia bocca :”prova, vedrai non è male”,”vorrei sottrarmi ma basta una sua insistenza e per la prima volta lecco un sesso maschile, Nadia mi aiuta e mi ficca la lingua nelle orecchie:”dai masturba questa meraviglia,preparalo per bene per la tua donna “.
Non ho mai assunto droghe ma credo che l'effetto sia lo stesso,la trans,si stende di schiena allarga le cosce e impugna l'enorme verga sbattendola in modo provocatorio,ora o mai più a fatica prendo in bocca un pezzo di cappella, Nadia mi incita,a prenderla tutta in bocca mi impegno e riesco a farlo quasi slogandomi la mascella,la saliva cola a rivoli bagnando l'asta,la trans ansima,forse non tutti ci riescono.
“Bravo tesoro,ora è mia”,le sale a cavalcioni,guardo un pezzo di bastone sparire della passera enormemente dilatata,ansima,e si contorce muovendo i fianchi,sono preoccupato ho paura che la laceri,sia Nadia che Michelle rivoltano gli occhi dal piacere,ormai sono ansimi di pura goduria, improvvisamente si lascia andare a peso morto,infilandosi completamente nella gigantesca nerchia.
Di quel momento mi rimangono impresse le sue espressioni di pura libido,in preda ad un delirio erotico mi chiede di prenderla in doppia ma io non riesco, resto a guardarla,le accarezzo il viso,e mi siedo sconsolato su un bordo del letto, lei mi vede e immediatamente caccia Michelle.
“Ti prego,ho esagerato a costo di farmi del male,ho cercato in tutti i modi di sconvolgerti per costringerti a farmi uscire dalla tua vita ma ora mi rendo conto che non è quel che voglio, è solo paura del sentimento che provo”, dai sui occhi meravigliosi escono lacrime che le rigano il viso,ancora di più sento che è importante,ci abbracciamo forte e limoniamo come ragazzini inesperti.
Usciamo dal locale,durate il ritorno dorme appoggiata alla mia spalla,per non svegliarla la porto a casa mia,non so dove abita,la prendo in braccio e la porto dentro Genoveffa accorre preoccupata,gli faccio cenno di tacere e delicatamente l'appoggio sul letto e mi stendo accanto.
Al suo risveglio l'affronto:”Nadia è inutile prenderci in giro,ci lega qualcosa di speciale che trascende il sesso,lo sai se fosse per me vorrei vivere con tè ma so che questo è impossibile,sono un mortale che cerca l'amore di una dea,non posso trattenerti ma spero di non perderti,io sarò sempre qui ad aspettarti”,abbassa gli occhi per non fare vedere le lacrime,esce dalla camera abbraccia Genoveffa e se ne và.
Mi sento vuoto senza un futuro,mi siedo in cucina con la testa tra le mani:”tornerà papà dagli tempo,sono anch'io una donna,anche lei ti ama”.
Passano altre settimane,poi mi telefona e invita me e mia figlia nella sua villa, nessuno dei due vuole parlare di quella sera,ma da quella volta ogni scusa è buona per vederci, frequentiamo,club privè,discoteche, teatri,o weekend da mia sorella, Nadia è come una madre per Genoveffa,sono passati anni e la nostra storia continua,non farò mai nulla per spingerla a dire quella parola ma so che lo prova anche lei .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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